«Resistenza, resistenza, resistenza». Con il pugno alzato, Jean-Luc Melenchon ha lanciato un coro davanti alle 300 persone riunite in piazza dei Consoli, nel quartiere romano del Quadraro, per l’assemblea pubblica organizzata da Unione popolare. Il presidente de La France Insoumise e di Nouvelle union populaire écologique et sociale, il partito francese di sinistra radicale, ha preso parte all’evento organizzato dall’alleanza formata da Autonomia, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, rispondendo all’invito di Luigi de Magistris. «L’Italia ha una fortuna ad avere Unione popolare, se voi non ci foste non ci sarebbe nessuno per resistere, voi state costruendo il vero futuro per l’Italia», ha detto Melenchon in piedi sul tavolo. «Luigi è un buon leader, non bisogna avere paura». I due si sono conosciuti a Napoli, quando de Magistris era sindaco. Il segretario di Up presenta l’ospite francese come «un uomo di sinistra radicale, e noi da sempre siamo per pacifismo, giustizia sociale ed economica». Fra le bandiere viola della lista guidata dall’ex sindaco di Napoli e quelle rosse di Potere al popolo e Rifondazione comunista, Melenchon ha detto di aver «sempre avuto un’ammirazione enorme per il movimento operaio italiano e il movimento comunista italiano» e, scherzando, che avrebbe preferito venire a Roma come presidente della Repubblica francese: «La prossima volta magari torno come primo ministro francese», ha aggiunto. Melenchon ha poi lanciato un invito ai presenti a parlare con parenti, amici e colleghi: «Siamo noi che dobbiamo avere il coraggio di dire a chi vota estrema destra pensando che faccia i loro interessi: “ma caz*o, fate uso del cervello una volta. Non è sbarazzandovi di arabi e musulmani che migliorerete la vostra condizione”».
«La sinistra non è stata in grado di rinnovarsi»
Ospite a TgLa7, Melenchon ha spiegato il motivo del suo viaggio in Italia: «La lista che è in testa è di estrema destra. Io non voglio restare a letto mentre i compagni italiani affrontano questa situazione». Sulla condizione della sinistra europea, il presidente di Nouvelle union populaire écologique et sociale ha ammesso la responsabilità, «un lavoro che non è stato fatto». Se il voto di operai e dei lavoratori in generale è sempre più indirizzato verso la destra, è perché la sinistra, come quella italiana, «ha pensato che correndo dietro al centrosinistra avrebbero avuto il consenso del popolo. Non è stata in grado di rinnovare il suo pensiero. Se ne è disinteressata a favore della borghesia». La soluzione, secondo Melenchon, sarebbe quella di andare «porta a porta, a discutere con le persone».
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